Le compagnie aeree potrebbero far pagare di più il biglietto aereo ai passeggeri più ricchi sulla base dei dati forniti dalla cronologia di navigazione internet e dai cookies lasciati durante la navigazione.
Vi sarà capitato di leggere che conviene prenotare i vostri voli in determinati giorni della settimana o in alcuni periodi dell’anno per poter risparmiare. In parte è vero ma questi escamotage potrebbero non essere più utili e funzionanti.
Le compagnie aeree infatti potrebbero far pagare di più i passeggeri più ricchi sulla base dei dati forniti dalla cronologia di navigazione internet e da altri dati lasciati sui nostri computer o smartphone, “decidendo†il prezzo dei biglietti in base al tenore di vita o le abitudini di chi è in procinto di acquistarlo.
Quando navighiamo sul web lasciamo continuamente i cookies, dei semplici file di testo nati per memorizzare informazioni sulle abitudini online dei naviganti e per migliorare la navigazione all’interno di un sito web. Tali files forniscono tante altre informazioni sul viaggiatore: età , gusti, possibilità o meno che si viaggi per piacere o lavoro. In questo modo, le compagnie potrebbero fare delle offerte personalizzate, facendo pagare di più i clienti che dimostrano di poterselo permettere e, invece, offrire biglietti low cost a studenti o persone meno abbienti, per invogliarli a prenotare.
John McBride, che si occupa di fornire software a Emirates e Lufthansa, ha dichiarato che ci sono già diverse compagnie che utilizzano questi sistemi per la vendita di biglietti e nel 2018 saranno tanti altri i vettori a usare i cosiddetti “prezzi dinamiciâ€.
Questo tipo di distinzione, però, potrebbe essere scorretta e, addirittura, illegale e qualche viaggiatore potrebbe addirittura intentare un’azione legale nei confronti della compagnia aerea che utilizza il sistema dei “prezzi dinamiciâ€.
Diverse compagnie hanno immediatamente preso le distanze da tali dichiarazioni affermando di non promuovere prezzi diversi a seconda del viaggiatore. Lufthansa in tal proposito ha dichiarato: «Il Gruppo Lufthansa prende molto sul serio la protezione dei dati. Le nostre tariffe non sono calcolate in base ai dati personali dei clienti».
In realtà , una forma meno individuale di tariffazione “dinamica†già avviene: lo stesso biglietto può variare di prezzo a seconda del periodo in cui si acquista, del giorno della settimana o, addirittura, dell’ora del giorno in cui si prenota.
Per evitare di essere tracciati e inglobati in una determinata tipologia di cliente, dobbiamo ricordarci di cancellare la cronologia di navigazione e disattivare i cookies dal browser quando si effettuano ricerche. Anche la navigazione da un dispositivo diverso dal proprio può essere un buon metodo per proteggere i propri dati. Infine, usare più browser servirà a “confondere†le idee del software, che non potrà profilarvi e offrirvi soluzioni e tariffe ad hoc.
Redazione