Green Pass: le regole per viaggiare

Come viaggiare in Italia e in Europa con il Green Pass

Che cos’è il Green Pass e da chi viene rilasciato

Abbiamo sentito parlare spesso in questi giorni di Green Pass. In sostanza si tratta di un certificato che consente al possessore di poter viaggiare in Italia, prendere parte a feste e concerti e molto altro. La sua introduzione è stata annunciata lo scorso 22 aprile dal Governo nel Decreto Riaperture in attesa che venga istituito, in sede comunitaria, il certificato EU Covid-19 che avrà valore per chi intenda spostarsi in tutti i Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen.

La “certificazione verde” è utile di fatto a dimostrare che la persona che ne è in possesso è stata vaccinata, è guarita da contagio dal Covid, o ancora si è sottoposta a tampone con esito negativo (che si tratti di test molecolare o antigenico rapido, eseguiti nelle 48 ore precedenti).

Il Green Pass è complementare ai seguenti certificati:

  • Certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla Asl al termine del ciclo di vaccini dove viene indicato anche il numero di dosi somministrate;
  • Certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla Asl dopo la prima dose dove si indica la data della seconda dose (se prevista);
  • Certificato di fine isolamento rilasciato dalla Asl;
  • Referto del test antigenico negativo effettuato.

È importante ricordare che il Green Pass vale anche per i soggetti minori, sebbene per loro la vaccinazione non sia prevista: serve il tampone (non previsto per i bambini al di sotto di due anni).

 

Cosa consente di fare il Green Pass

Ai sensi del Decreto Riaperture n. 52 del 22 aprile 2021, la Certificazione Verde Covid-19 consente di effettuare spostamenti liberamente in tutto il territorio nazionale fra regioni in zona gialla, arancione ed in zona rossa, nonché per recarsi in visita a persone anziane nelle Case di Riposo. si potrà partecipare ai banchetti e feste di nozze, cerimonie civili e religiose anche al chiuso. Inoltre sarà possibile prendere parte ad eventi e spettacoli pubblici, come ad esempio i concerti, superando gli attuali limiti di capienza (1.000 persone all’aperto, 500 al chiuso) e le discoteche.

Il Ministero della Salute ha chiarito anche che il Certificato verde Covid-19 è valido solamente in Italia. Riguardo ai viaggi al di fuori dei confini nazionali, la strategia adottata dal Governo può essere considerata come temporanea, in attesa di un riscontro da parte di tutti gli altri Stati Europei.

Si parla infatti, in questo caso, di Digital Green Certificate per l’Europa il cui rilascio avverrà tramite una piattaforma nazionale che conterrà i dati di ogni persona forniti dalle Regioni e conterrà un QRcode funzionale alla verifica dell’identità del soggetto e della validità del certificato stesso.

 

Approvato il Green Pass anche per l’Europa

Il certificato COVID digitale dell’UE è stato approvato da Strasburgo solo due giorni fa. Il documento agevolerà la libera circolazione sicura dei cittadini nell’UE.

I paesi possono già iniziare a rilasciare e utilizzare tale documento, che sarà disponibile in tutti gli Stati membri dell’UE a partire dal 1º luglio 2021.
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio di tale certificato. Inoltre, potrà essere rilasciato anche da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente online.

Casi isolati

GRECIA – Per entrare nel Paese, bisognerà aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o essere risultati negativi al Covid entro le 72 ore precedenti all’ingresso o, in alternativa, presentare un certificato di guarigione negli ultimi 9 mesi. La normativa vale anche per i minori al di sopra dei cinque anni. Obbligatoria anche la compilazione di un modulo in cui vengono fornite informazioni sul luogo di provenienza, durata dei soggiorni precedenti e indirizzo del proprio soggiorno in Grecia.

SPAGNA – È consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Vige l’obbligo di presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso. Non sono ammessi i test rapidi, nemmeno per le Canarie.

PORTOGALLO – I viaggiatori sono tenuti a presentare un test molecolare con risultato negativo realizzato entro le 72 ore precedenti al viaggio. Esentati i bambini al di sotto dei 24 mesi.

CROAZIA – Ingresso consentito solo presentando il risultato negativo del tampone o il certificato vaccinale che attesi la somministrazione della seconda dose almeno 14 giorni prima. In alternativa ci si può sottoporre al tampone direttamente nel Paese rispettando poi l’autoisolamento in attesa del risultato. Nel caso non si potesse fare il tampone bisognerà rispettare una quarantena di 10 giorni.

Per chi arriva in Italia

A prescindere dall’avvenuta vaccinazione, così come se si sia guariti dal Covid, chi entri in Italia ha al momento l’obbligo di presentare un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore dalla partenza, e di sottoporsi a 10 giorni di isolamento se proviene da un Paese extra UE (la quarantena è stata abolita, domenica 16 maggio).

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